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La Internet Engineering Task Force


di Scott Bradner

Per essere qualcosa che in realtà non esiste, la Internet Engineering Task Force (IETF) ha avuto un impatto notevole. A parte il TCP/IP, tutte le tecnologie di base di Internet sono state sviluppate o perfezionate dalla IETF. I gruppi di lavoro IETF hanno creato gli standard di routing, gestione e trasporto senza i quali Internet non esisterebbe. Inoltre, essi hanno definito gli standard di sicurezza necessari a Internet, quelli per la qualità del servizio che renderanno Internet un ambiente più stabile e gli standard per la futura generazione dello stesso protocollo Internet.

Tali standard hanno avuto un successo fenomenale. La crescita di Internet supera di gran lunga quella di ogni singola tecnologia della storia, correndo molto più veloce della ferrovia, della luce elettrica, del telefono o della televisione, e pensare che è solo all'inizio... Tutto ciò è stato possibile grazie a degli standard aparti e fortemente voluti. Nessun governo ha mai fatto richiesta per le misure adottate dalla IETF, valgano da esempio tutti gli standard concorrenti, alcuni voluti proprio da forze di governo, che a pieno vantaggio di quelli IETF, si sono persi per strada. È comunque giusto dire che non tutti gli standard IETF hanno avuto lo stesso successo. Sono, infatti, solo gli standard che soddisfano specifiche richieste del mondo reale e le sue reali necessità, quelli che lo diventano veramente.

La IETF e i suoi standard hanno avuto una buona riuscita per le stesse motivazioni che hanno portato al decollo della comunità Open Source. Gli standard IETF sono stati sviluppati con un processo aperto, aperto alla partecipazione di chiunque vi fosse interessato. Tutti i documenti IETF sono gratuitamente accessibili su Internet, e possono essere riprodotti, volendolo. È un dato di fatto che il processo di documento aperto della IETF costituisca uno studio analitico del potenziale racchiuso nel movimento Open Source.

Questo saggio fornirà una breve storia della IETF, una rivisitazione dei processi e dell'organizzazione della stessa, alcune ulteriori opinioni sull'importanza degli standard aperti, dei documenti aperti e dell'Open Source.

Storia della IETF
La IETF nacque nel gennaio 1986, nelle vesti di meeting trimestrale di ricercatori sovvenzionati dal governo degli Stati Uniti d'America. A partire dall'ottobre dello stesso anno, furono invitati a partecipare alla quarta riunione alcuni fornitori di enti non governativi. Da quel momento in poi, tutti i meeting della IETF sono aperti a chiunque voglia prenderci parte. I primi cinque meeting furono poco frequentati - meno di 35 persone - per arrivare a un picco, nei primi 13, di sole 120 adesioni rilevate durante il 12° meeting nel gennaio del 1989. La IETF è cresciuta notevolmente, da quei giorni, facendo rilevare più di 500 persone al 23° raduno nel marzo del 1992, più di 750 al 29° raduno nel marzo 1994, più di 1.000 al 31° raduno nel dicembre 1994, e quasi 2.000 al 37° meeting nel dicembre 1996. Ma il tasso di crescita nelle adesioni subì un tale calo, che al 43° meeting, nel dicembre 1998, i partecipanti erano solo 2.100. Col passare del tempo, nel 1991, la IETF ridusse gli incontri da quattro a tre ogni anno.

La IETF usufruisce di un piccolo segretariato, attualmente operante fuori da Reston, Virginia, e una direzione RFC, attualmente rappresentata dall'Istituto di Scienze dell'Informatica dell'Università della California Meridionale.

La IETF non è mai stata riconsciuta come entità legale. È semplicemente stata un'attività priva di fondamento legale. Fino alla fine del 1997, le spese della IETF furono coperte da una combinazione di sovvenzioni del governo e tasse di iscrizione agli incontri. Dagli inizi del 1998, la copertura è stata effettuata dalle stesse tasse di adesione ai meeting e dalla Internet Society.

La Internet Society fu costituita nel 1992, in parte per fornire una copertura legale al processo degli standard IETF e in parte per sovvenzionare le attività a essa collegate. La Internet Society, organizzazione internazionale senza fini di lucro basata su alleanze, ha anche giocato il ruolo di evangelista di Internet, nella porzione di mondo non ancora raggiunta dalla Rete. A questo punto, la IETF può meglio essere descritta come una funzione di sviluppo di standard, operante sotto gli auspici della Internet Society.

Il concetto di gruppo di lavoro, fu introdotto durante il 5° meeting IETF nel Febbraio 1987, e oggi esistono più di 110 gruppi di lavoro operanti nell'ambito IETF.

Struttura e configurazione della IETF
La IETF può essere descritta come un'organizzazione di soci senza soci ben definiti. Non esistono altri criteri specifici se non la precisazione che le persone e non le società od organizzazioni, costituiscono i membri della IETF. Qualsiasi individuo che partecipi alla mailing list di IETF o frequenti uno dei suoi meeting, si può considerare membro della IETF.

Al momento della stesura di questo testo, esistono 115 gruppi di lavoro ufficialmente riconosciuti, all'interno della IETF. Tali gruppi di lavoro sono organizzati in otto aree: Applicazioni, Generale, Internet, Operazioni e Gestione, Routing, Sicurezza, Trasporti e servizi per l'utente. Ognuna di queste aree, è gestita da uno o due direttori di area volontari. Il gruppo dei direttori di area, insieme alla presidenza della IETF, formano il Internet Engineering Steering Group (IESG - Gruppo Guida dell'Internet Engineering). L'IESG è il consiglio di approvazione per gli standard IETF. Inoltre, esiste un IAB (Internet Architecture Board, una sorta di consiglio dell'architettura di Internet) formato da 12 membri, che funge da consigliere per la IETF riguardo alla formazione dei suoi gruppi di lavoro e alle implicazioni dell'architettura dell'attività degli stessi gruppi.

I membri del IAB e i direttori di area sono selezionati con scadenza biennale, da una commissione di nomina casualmente scelta ogni anno tra i volontari che abbiano preso parte ad almeno 2 dei precedenti 3 meeting IETF.

I gruppi di lavoro IETF
Una delle principali differenze tra la IETF e molte altre organizzazioni per gli standard, è che la IETF costituisce un'organizzazione di tipo ascendente (bottom-up). È piuttosto raro che un gruppo di lavoro di IETF o IAB venga formato per agire su uno specifico problema ritenuto fondamentale.

Quasi tutti i gruppi di lavoro prendono vita nel momento in cui un piccolo nucleo di individui si mette insieme di loro spontanea volontà e, successivamente, propongono un gruppo di lavoro a un direttore di area. Ciò vuol dire che la IETF non può programmare piani di azione per un intervento futuro, ma allo stesso tempo assicura che si conservi abbastanza entusiasmo e abilità da rendere un successo ogni singolo gruppo di lavoro formatosi.

Il direttore di area lavora insieme ai proponenti del gruppo di lavoro, per sviluppare una sorta di statuto. Tale documento elenca, di solito, i compiti del gruppo di lavoro, eventuali attività collegate ad altri gruppi e, cosa più importante, i limiti di esplorazione del gruppo in questione. Il documento viene poi sottoposto alle mailing list di IESG e IAB per ottenerne dei commenti. Nel caso in cui non si sollevino discussioni significative nel giro di una settimana, lo statuto viene inviato all'elenco pubblico IETF e ad altre organizzazioni di standard, per verificare l'esistenza di altro lavoro in altri forum, di cui IETF debba prendere atto. Trascorre un'altra settimana, per eventuali commenti, quindi IETF può procedere al benestare del documento e alla creazione del gruppo di lavoro.

I documenti IETF
Tutti i documenti IETF sono liberamente accessibili su Internet. IETF ottiene un copyright limitato dagli autori al momento della pubblicazione del documento, per assicurare che questo rimanga liberamente disponibile (l'autore non può decidere di ritirare il documento in un secondo tempo), pubblicabile nuovamente da chiunque nella sua integrità e, per la maggior parte dei documenti, che IETF ne possa derivare ulteriori attività nell'ambito del processo degli stessi standard IETF. L'autore detiene comunque tutti gli altri diritti.

La serie di pubblicazione di base per IETF, è la serie RFC. RFC stava per "Request for Comments" (richiesta di commenti), ma dal momento in cui i documenti pubblicati come RFC provenivano da un vasto processo di revisione precedente la pubblicazione, si può dire che oggi RFC vuol dire solo "RFC". Due sono le categorie che la compongono: la sezione standard e quella non-standard. I cosiddetti "track" (proposte) RFC degli standard, possono presentarsi in diversi modi: standard proposto, bozza di standard o standard Internet. I track RFC non-standard, possono essere classificati come: di informazione, sperimentali o storici.

Oltre a RFC, IETF fa uso di Internet-Draft. Si tratta di documenti temporanei la cui finalità si avvicina all'originale concetto di "Request for Comments" di RFC, e che vengono automaticamente rimossi dopo sei mesi. Questi non sono citabili o altrimenti definibili se non come lavori in corso.

Il processo IETF
Il motto IETF è "rough consensus and running code". Non è richiesta, infatti, l'unanimità del gruppo di lavoro per far sì che una proposta venga adottata, anche se una proposta che non riesce a raccogliere il consenso della maggior parte del gruppo di lavoro, non verrà accettata. Non esiste una percentuale fissa che sostenga l'approvazione o meno di una proposta, la maggior parte delle proposte che raggiungano più del 90% dei consensi possono essere approvate, mentre quelle che ne raggiungano poco meno del 80% saranno sicuramente respinte. I gruppi di lavoro IETF non affrontano una vera e propria votazione, ma possono ricorrere all'alzata di mano per verificare la chiarezza del consenso.

I documenti di tipo non-standard, possono avere origine sia dall'attività dei gruppi di lavoro IETF che da singoli desiderosi di rendere disponibili alla comunità Internet le proprie proposte tecniche o di pensiero. Quasi tutte le proposte da pubblicare con RFC, vengono revisionate da IESG; succesivamente IESG consiglia l'Editor (responsabile) RFC circa l'opportunità o meno di pubblicare il documento. L'Editor RFC decide poi di pubblicare o non pubblicare il documento e se includervi o no una nota di IESG, nel caso in cui questa ne rendesse disponibile una. Le note IESG, in questo caso, sono utili per indicare eventuali inconvenienti della proposta, qualora IESG ritenga necessario un ammonimento in proposito. Nel caso di un documento standard, un gruppo di lavoro IETF produrrà un Internet-Draft da pubblicare come RFC. La fase finale della valutazione di una proposta è la "last call" (ultima chiamata) che durava circa due settimane, durante le quali il gruppo di lavoro, chiede alla mailing list del gruppo se siano presenti questioni in sospeso riguardo la proposta. Se il risultato di questa consultazione evidenzia il consenso del gruppo di lavoro in merito all'accettazione della proposta, questa viene inoltrata alla IESG per una valutazione. Il primo passo di questa valutazione, prevede una last call inoltrata a tutta la IETF rappresentata dalla principale mailing list di annunci IETF. E questo per dare la possibilità di commentare la proposta, anche alle persone che non hanno seguito l'attività del gruppo di lavoro. La normale durata della last call IETF è di due settimane per le proposte derivanti da gruppi di lavoro IETF, e di quattro settimane per quelle non derivanti dai gruppi di lavoro IETF.

IESG utilizza i risultati della last call IETF come input per le proprie deliberazioni riguardanti la proposta. IESG può approvare il documento e richiederne la pubblicazione, o può rimandare la proposta all'autore/i per una revisione basata sulla valutazione della proposta operata da IESG. Lo stesso processo è impiegato per ogni passo standard proposto.

Le proposte accedono di norma in modo standard come "Proposed Standards" (standard proposti), ma a volte, se c'è incertezza sulla tecnologia o si ritengono utili test aggiuntivi, il documento viene dapprima pubblicato come RFC sperimentale. I "Proposed Standards" devono essere buone idee e devono essere prive di difetti tecnici riconosciuti. Dopo un minimo di sei mesi si può considerare la promozione della proposta alla condizione di "Draft Standard". In questo caso gli standard devono aver dimostrato la chiarezza della documentazione e che tutte le questioni sui diritti di proprietà intellettuale relative alla proposta siano ben comprese e risolvibili. Ciò si attua richiedendo l'esistenza di almeno due implementazioni della proposta fra loro indipendenti interoperabili, con differenti esempi di licenze, nel caso ne esistano. Si noti la necessità dell'esecuzione multipla di tutte le caratteristiche separate del protocollo. Qualsiasi caratteristica non rispondente a queste richieste, deve essere rimossa prima di rendere possibile l'avanzamento della proposta. Si può dire, quindi, che gli standard IETF si semplificano man mano che progrediscono. È questa la parte "running code" del motto IETF.

La fase finale del processo per gli standard IETF è l'Internet Standard. Dopo aver stazionato nella condizione di Draft Standard per almeno quattro mesi e aver dimostrato un rilevante successo di mercato, una proposta può essere considerata degna di passare allo status di Internet Standard.

Due sono le maggiori differenze che saltano all'occhio paragonando i procedimenti standard IETF al processo in atto presso altre organizzazioni di standard. La prima riguarda il risultato finale della maggior parte degli altri standard, che è approssimativamente equivalente alla condizione "Proposed Standard" di IETF. Certo, l'idea resta buona, ma non è presente alcuna richiesta per una effettiva unanimità del consenso. La seconda differenza sta nel fatto che il consenso dei membri, diversamente dall'unanimità, può produrre proposte che presentano meno caratteristiche tante volte necessariamente aggiunte per zittire un singolo brontolone.

In breve, la IETF opera in modo ascendente e crede nel detto "fly before you buy", una sorta di "prova prima di acquistare".

Libero accesso a standard, documenti e fonti
È piuttosto chiaro, che uno dei principali fattori del successo degli standard IETF è la politica di sviluppo di documenti e standard di libero accesso. La IETF è una delle pochissime più importanti organizzazioni di standard che rendano tutti i propri documenti, le proprie mailing list e i propri meeting accessibili a tutti. In molte organizzazioni di standard tradizionali, e perfino nei più nuovi gruppi collegati a Internet, l'accesso ai documenti e ai meeting è non solo ristretto ai membri, ma può essere ottenuto solo dietro pagamento di una tassa d'iscrizione. Ciò capita, a volte, perché queste organizzazioni adoperano una parte dei fondi per sostenersi nell'attività di vendita dei propri standard. In altri casi, l'organizzazione in questione è costituita da una "registrazione" acquisita col pagamento di una tassa, e una delle condizioni necessarie per divenirne membro è essere in grado di partecipare allo sviluppo degli standard e ottenere accesso agli standard stessi nella loro fase di sviluppo.

Una restrizione della partecipazione al processo di sviluppo degli standard, sfocia spesso in risultati che non soddisfano il fabbisogno delle comunità di utenti e fornitori, essendo gli standard in questione molto più complessi di quanto il gruppo di operatori possa ragionevolmente supportare. Una restrizione dell'accesso ai documenti in via di sviluppo, rende più difficile agli esecutori la comprensione della genesi e della logica delle caratteristiche specifiche dello standard, cosa che può portare a implementazioni difettose. Una restrizione dell'accesso agli standard finali, inibisce l'abilità degli studenti, o di coloro che si accingono a sviluppare qualcosa di analogo, alla comprensione e di conseguenza all'uso degli standard.

La IETF ha sostenuto il concetto di fonti di libero accesso molto prima che il movimento Open Source prendesse vita. Fino a poco tempo fa, era normale che le "reference implementations" (realizzazioni di riferimento) delle tecnologia IETF fossero fatte come parte delle differenti implementazioni necessarie per l'avanzamento dei lavori standard. Ciò non ha mai costituito una parte formale del processo IETF, ma è stata in genere una conseguenza molto utile. Sfortunatamente, questo metodo ha subito un rallentamento in quest'era di standard più complessi e maggiori implicazioni economiche. La fase pratica non si è fermata, ma sarebbe molto apprezzato, da parte di Open Source, un rinvigorimento di questa parte non ufficiale del processo di standard IETF.

Può non essere subito chiaro, ma la disponibilità di liberi processi di standard e documentazione è un fattore vitale per Open Source. Senza un chiaro accordo sul materiale elaborato, normalmente articolato in documentazioni di standard, è molto più facile che progetti di sviluppo distribuiti, come il movimento Open Source, si frammentino e si indeboliscano. Esiste una partnership intrinseca tra processi di standard, documentazione e fonti che siano di libero accesso. Tale partnership ha prodotto Internet, e nel futuro darà vita ad altri miracoli.

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